Verso Mocăniţa – 4 MATTINO TRA GLI ALBERI

Home » Viaggi » Europa » Romania » Verso Mocăniţa – 4 MATTINO TRA GLI ALBERI

Questa è la quarta puntata del mio viaggio nel Maramures, nel Nord della Romania, verso Mocăniţa, l’ ultima linea ferroviaria a scartamento ridotto in funzione non solo per turismo.
Le altre puntate sono qui:
1 – Il viaggio
2 – La memoria
3 – La ferrovia

Verso Mocăniţa - 4 MATTINO TRA GLI ALBERI
Mattino presto tra gli alberi
Mattino tra gli alberi

Mattina presto, la luce filtra appena tra i picchi dei Carpazi e le cime delle conifere.

Fa freddo. Le nuvole basse si confondono con il fumo della locomotiva che acquista pressione, mentre i sensi ancora intorpiditi dal sonno rifiutano di definire le ombre informi degli oggetti attorno.
In questo mondo privo di contrasto, sono le sensazioni a predominare: il silenzio e l’ umidità, avvertire la massa nera della locomotiva, senza vederla del tutto.
I pensieri sono le ombre delle nostre sensazioni, diceva Nietzsche. Sempre più oscuri, più vani, più semplici di queste.

Un brontolio dello stomaco mi ricorda che sarebbe anche ora di colazione.

Verso Mocăniţa - 4 MATTINO TRA GLI ALBERI
Andare in pressione

Abbiamo dormito in capanne di legno senza elettricità e senza servizi, ma la notte è stata breve, prima delle quattro ha suonato la sveglia per i macchinisti.
Nel freddo dell’ estremità della notte tocca a loro riaccendere il fuoco e riportare in pressione la locomotiva; perché l’ ombra sprigionerà una scintilla, è già stato scritto. Ci vogliono ore, ed è solo l’ inizio di una lunga giornata.

Verso Mocanita.
Ion il boscaiolo

Ion il taglialegna

Porta in testa un cappello di feltro grigio, Ion, e cammina con le ginocchia piegate, come i contadini ucraini di Joseph Roth. In fondo la Rutenia è proprio lì, dietro quella cresta di monti. Le sue mani grosse e pesanti e la sua risata aperta hanno dominato la scena a cena, ieri sera.
Tutti riuniti sotto un chioschetto circolare, i macchinisti, i meccanici, Ion ed io, circondati dalla foresta e dall’ aria frizzante della montagna; la conversazione è andata avanti a base di birre e storie inverosimili di sesso e battute vecchio stile sulle donne. Insomma, credo fosse così, anche se capire era difficile. Poi è finalmente arrivata la zuppa, calda e ricca, e le voci si sono quietate.

Verso Mocanita.
La cena

Appena il cielo si è schiarito, Ion è partito con la sua scure ed i suoi cavalli, seguendo per un tratto i binari; poi si è perso tra gli alberi del crinale. E’ un boscaiolo alla maniera antica: niente mezzi meccanici per il taglio degli alberi e per il trasporto dei tronchi. Si affida alle sue gambe storte, alle sue braccia e, per il trasporto, ad un paio di cavalli.
Giorno dopo giorno, con il sole e con la pioggia, ed ecco spiegato anche quel cappello.

Verso Mocanita.

Lo sfruttamento delle foreste del Maramures

Lo sfruttamento di queste immense forteste iniziò nel diciannovesimo secolo, quando questi posti appartenevano all’ Impero Austro-Ungarico. I grandi proprietari terrieri arruolarono Italiani e Sloveni per dare avvio all’ opera, perché questi conoscevano l’ uso della sega, mentre da qui non si andava oltre l’ ascia.

Verso Mocanita.. Tronchi abbattuti

Ion abbatte gli alberi, con l’ aiuto dei cavalli trascina i tronchi a valle e li accatasta, in attesa che il treno li prenda in carico e li porti alla fabbrica.

Prima della costruzione della segheria a valle e quindi della ferrovia, i tronchi venivano fatti scivolare giù per mezzo di canalette costruite lungo i fianchi della montagna. E poi per fluitazione continuavano il loro viaggio verso le acque più profonde del Tibisco.

Verso Mocanita.
Ion il boscaiolo al lavoro

Ion ha una forza incredibile, riesce a mantenere due cavalli e gli servono pochi colpi per abbattere un albero; ma questo non toglie nulla alla gentilezza innata del suo carattere e dei suoi gesti. Me ne accorgo quando si china a raccogliere un porcino nascosto sotto un tronco marcio e me lo mostra. Ha mani grandi ma non tozze e dita lunghe dalle unghie sorprendentemente ben curate. Non la diresti la mano di un boscaiolo, ma poi cambi subito idea quando lo vedi al lavoro.

Mocanita locomotive and steam

Fine 4 di 6.
Le puntate successive sono qui:

5 – Lassù in cima

6 – Il ritorno


Le precedenti puntate sono qui:

1 – Il viaggio
2 – La memoria
3 – La ferrovia

Ti è piaciuto? Ti andrebbe di leggere ancora le mie storie di viaggio e fotografia?
Perché non ti iscrivi alla mia newsletter?
Ne riceverai una solo quando pubblicherò un nuovo articolo ed i tuoi dati non verranno mai comunicati a terzi!
Se invece vuoi continuare a goderti belle foto di viaggio, usa il menu in alto e fai un giro per il mio sito!
Sapevi che puoi spedire gratis tutte le e-card che vuoi? Scegli le foto che ti piacciono di più e poi clicca sul bottone E-Card in basso a destra per spedirle a chi vuoi. E’ semplice ed è gratis!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *