Perdendovi nel labirinto dei Sassi, faticando tra salite e scalinate, affascinati da uno spettacolo che ha pochi eguali al mondo, pian piano vi renderete conto che Matera è una città musicale, ha una sua colonna sonora.
La sera dal fondo del Sasso Barisano crepitano percussioni. Da un angolo del Caveoso arriva un suono di sassofono, mentre verso la punta della Civita vi inseguono scale di pianoforte e contrappunti di strumenti a fiato. La provenienza è facile da indovinare: il Conservatorio è a due passi.
Ispirati da questa colonna sonora non avete da fare altro che calzare scarpe comode ed andarvi a perdere tra i vicoli. Molti non hanno uscita e lo scoprirete solo quando sarete costretti a ritornare sui vostri passi. Tutti gli altri portano da qualche parte, o ad un incrocio che vi porterà da qualche altra parte. Non ha importanza dove, anzi è piacevole perdersi tra le pietre, tenendo presente che in qualche modo arriveremo al fondo del Sasso.
Le sorprese per gli occhi sono dappertutto. I fotografi però facciano ben attenzione alla luce. Di prima mattina è ideale per fotografare il Sasso Caveoso dal parco delle chiese rupestri o il Sasso Barisano dalla Civita. Nel tardo pomeriggio invece le viste migliori saranno del Sasso Barisano dalla sua estremità occidentale, quella che confina con la città nuova. Prendete come riferimento via Stigliani e la chiesetta di San Biagio alla sua estremità.
Non tralasciate poi di dare un’ occhiata alla Matera moderna, quella vissuta dai residenti.
Piazza Vittorio Veneto ne è il centro.
Vi si affacciano begli edifici pubblici, il cinema comunale, bar ristoranti; ci sono fontane e su di un lato, nei pressi della bella cappella settecentesca di Mater Domini, c’è un belvedere dal quale si gode la vista della Civita e del Sasso Barisano.
Ma il moderno nasconde l’ antico, e sotto i vostri piedi c’è un altro mondo da scoprire scendendo qualche gradino di metallo che troverete nei pressi delle fontane: la Matera tardo medievale, con le sue botteghe e le sue stradine, e poi il sistema di cisterne che serviva a garantire l’ approvvigionamento idrico a tutta la città.
Un pezzo di antica Spagna vi aspetta poi a fianco della cattedrale: via Domenico Ridola fiancheggiata da begli edifici e chiese barocche, alberata nel suo tratto terminale e chiusa dall’ imponente Palazzo Lanfranchi, al fianco del quale c’è un altro belvedere per godersi i meandri del Sasso Caveoso.
E date anche un’ occhiata in cielo: ci sono i falchi!
Il falco grillaio viene particolarmente coccolato qui: i condomìni installano nidi artificiali per ospitarlo ed il rapace evidentemente gradisce. E’ il falco più piccolo della sua specie, ma mantiene comunque un’ apertura alare di settanta centimetri; vederlo volare nel cielo di Matera, a picco sui Sassi è uno spettacolo nello spettacolo.
Se poi capitate in primavera, che è il tempo degli amori, al tramonto ne vedrete volare a centinaia, tutti proprio sopra il centro città, quasi ad oscurare il cielo roseo che preannuncia la sera.
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Bello l’articolo e bellissime le foto! Stiamo pensando a organizzare un viaggio nella basilicata e adesso ne abbiamo ancora più voglia!! 😉
Bellissimo modo di descrivere con immagini e parole un luogo unico!